Le porte di Ain Karim sono sempre aperte per accogliere mamme, bambini e adolescenti in uno stato di bisogno e difficoltà.

La maggior parte dei nostri ospiti sono inviati dai Servizi Sociali dei Municipi di Roma. Alcuni trovano la strada verso la nostra casa famiglia da soli, con l’indicazione di una persona che ci ha conosciuti, del passa parola.

Dopo un primo colloquio di conoscenza con ogni ospite, l’équipe di Ain Karim stila un progetto personale di accoglienza e spiega le regole condivise dalla comunità. L’ospite viene invitato a leggere e sottoscrivere il Regolamento della casa.

Per realizzare il lavoro di tutela e di promozione delle donne-madri, dei loro figli e di bambini e ragazzi non accompagnati, Ain Karim ha predisposto un tipo di intervento che si articola in due fasi:

La prima fase è mirata all’accoglienza. L’obiettivo è quello di inserire mamme e figli, bambini e ragazzi in un clima di affetto e serenità. Solo così potranno ritrovare sicurezza e tranquillità, una base sicura dalla quale poter ripartire sul loro percorso di vita.

Nella prima fase gli ospiti sono accolti in una delle cinque case-famiglia che prendono i loro nomi da quattro luoghi di incontro, cura ed accoglienza di cui si parla nel Vangelo :

  • Ain Karim, che può ospitare fino a 5 nuclei madre/bambino
  • Sichem, che può ospitare fino a 4 nuclei madre/bambino
  • Betel, che può ospitare fino a 5 nuclei madre/bambino
  • Siloe, che può ospitare 6-8 bambini (da 0 a 12 anni) che sono stati allontanati dai loro genitori e che sono in attesa di essere affidati, adottati o reinseriti nella famiglia di origine
  • Nazaret, che ospita 6 adolescenti (da 13 a 18 anni) e 2 minori in semi-residenzialità: provengono da situazioni di disagio e alcuni possono ancora essere in attesa di provvedimenti di affido.

La seconda fase ha l’obiettivo di avviare le ospiti di Ain Karim che hanno attraversato la “prima fase” su un percorso di reinserimento nel contesto sociale e lavorativo.

Quando l’équipe valuta che l’ospite è pronta per una fase di semi-autonomia, le viene offerta l’opportunità di condividere con un altro nucleo mamma-bambino uno dei 12 appartamenti che l’associazione ha in affitto. Ad ogni donna viene richiesto di contribuire con una quota per lei possibile alle spese per la gestione della casa.

In questa fase l’associazione sostiene le ospiti in percorsi di formazione e di avvio al lavoro con l’obiettivo di una loro graduale autonomia.

I bambini allontanati dalle famiglie di origine, vengono accolti nella casa a loro dedicata, Siloe. I ragazzi sono accolti nella casa Nazaret.

Arrivano da noi inviati dal Tribunale dei Minori.

A Siloe e a Nazaret gli operatori e i volontari si “fanno famiglia”.

Presenti 24 ore su 24, sono totalmente dedicati ai bambini, ai ragazzi e ai loro bisogni: dal mangiare al giocare, dal fare i compiti all’essere accompagnati alle varie attività (sport, musica..) ai momenti di crescita e sviluppo come persone.

Di solito Siloe è, per i bambini, un luogo di transito: una casa accogliente nella quale sostano prima di un affido, di una adozione o del ricongiungimento con uno dei genitori.

Nazaret, invece, è un luogo di crescita ed evoluzione, di protezione negli anni difficili dell’adolescenza e di avviamento verso l’adultità e le scelte che questa comporta.